L'Armonia per tutti
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Le Triadi e l'Armonia
  • Difficoltà: media
  • Lezioni previste: 2
  • Tempo medio di apprendimento: 10 giorni
  • Percentuale risposte per avanzamento: 90%

L'ambito della Teoria Musicale che si occupa dello studio delle combinazioni intervallari multiple, o sovrapposizione di più intervalli, si chiama Armonia.

L'armonia è quindi l'insieme delle regole (meglio dire consuetudini perché da queste si derivano le regole) che governa le connessioni fra i vari accordi.
Ogni epoca stilistica ha le sue regole riassunte nella trattatistica (sempre postuma) e desunte dal repertorio.

L'armonia oggetto di questo scritto è quella cosiddetta tonale che si andò gradualmente affermando come naturale conseguenza dello stile modale e dell'accordatura temperata dal XVII secolo in poi.
Si può certamente affermare che l'opera di Bach (pur tuttavia ancora non scevra dalle consuetudini modali) ne sia il manifesto più convinto e chiarificatore

Si definisce quindi con il termine "accordo" l'agglomerato intervallare che definisce in senso univoco una armonia

La Triade

È l'accordo più piccolo.
Si genera sovrapponendo ad un suono base detto fondamentale un intervallo di terza ed un intervallo di quinta

D'ora in poi nelle abbreviazioni si indicherà:
• la fondamentale con la lettera f e il corpo della nota di colore bianco
• la terza con l'ordinale e il corpo della nota di colore rosso
• la quinta con l'ordinale e il corpo della nota di colore blu

L'ordine dei tre suoni non ha alcuna importanza per la definizione della triade che prende sempre e in ogni caso il nome dalla fondamentale (f)

Individua le componenti dell'accordo
SCEGLI COSA INDIVIDUARE E CLICCACI
Fond
0/20
Trova la Fondamentale
TROVA SUL PENTAGRAMMA
Due suggerimenti Un suggerimento
0/20
Le triadi sui gradi della scala

Come per gli intervalli semplici, anche le triadi hanno una qualità che si deduce dalla combinazione delle qualità dei singoli intervalli che la compongono.
Per ottenere tutte le varietà di triadi possibili nella musica tonale, basta costruire una triade su ognuno dei gradi delle scale Maggiori e minori e operare la classificazione

L'errore più comune commesso dagli studenti è quello di confondere o scambiare i suoni della triade - espressi con gli ordinali o la parola fondamentale (abbr. f) e i gradi della scala che si esprimono invece con i numeri romani.
• La fondamentale (f) di una triade NON È la tonica né il I (grado) della scala o della tonalità.
• La terza (3°) di una triade NON È il III (grado) della scala o tonalità.
• La quinta (5°) di una triade NON È la dominante né il V (grado) della scala o della tonalità.

Come evidenziato mediante l'uso di diversi colori, esistono 4 tipi o qualità di triadi classificate mediante il seguente schema che ne indica anche la collocazione sui gradi delle scale:

MAGGIORI
minori
AUMENTATE
DIMINUITE
3°M-5G3m-5°G3°M-5°A3m-5°D
MODO
MAGG
I-IV-VII-III-VI-VII*
MODO
min
V-VII-IVIIIII-VII*

Per indicare la collocazione della fondamentale di una triale (o di un qualsiasi accordo) sul grado di una scala si usa il verbo: RISIEDERE.

Con la giusta terminologia quindi:
• Le triadi Maggiori risiedono sul: I, IV e V grado del modo Maggiore e sul V e VI del modo minore
• Le triadi minori risiedono le loro fond poggiano sul: II, III e VI grado del modo Maggiore e sul I e IV del modo minore
• La triade aumentata risiede la sua fond poggia sul III grado del modo minore
• Le triadi diminuite risiedono le loro fond poggiano sul: VII* del modo Maggiore e sul II e VII* del modo minore

L'asterisco (*) sulle triadi che risiedono sul VII grado indica che queste sono anche chiamate triadi di sensibile

Tale classificazione è estremamente importante sopratutto perché ci può indicare in quali tonalità è possibile trovare ogni tipo di triade.

Esempio: La triade Magg di Fa e quella minore di Re con le loro possibili residenze:

Classifica la triade
Maggiore
Minore
Aumentata
Diminuita
OPZIONI
facile difficile  usa doppie alteraz.
0/20
 
Identifica la triade e dove può risiedere
0/20
Il principio di consonanza

Le triadi (e tutti gli accordi in generale) si dicono consonanti quando tutti gli intervalli che le compongono sono consonanti. In caso contrario sono dissonanti.

Il principio di consonanza o dissonanza di una triade ne influenza la scrittura e il movimento.

Il grado di consonanza di un intervallo è direttamente proporzionale alla parentela (o vicinanza) fra i suoni armonici

In ogni suono sono contenute, in piccola misura percentuale, molte altre frequenze (altri suoni) detti suoni armonici.
Fisicamente si producono col fenomeno dei "nodi" (approfondisci in acustica) e sono in proporzione ascendente di frequenza e di intensità inversamente proporzionale alla frequenza stessa (più acuti e meno intensi). In virtù del fenomeno della "vibrazione per simpatia" una corda si mette autonomamente in vibrazione quando l'aria circostante vibra alla sua frequenza potenziale.
Al pianoforte si provi a liberare, uno per volta, lo smorzatore dei suoni armonici della tabella e suonando il 1° armonico (Fondamentale) si noterà che la nota si mette in vibrazione da sola perché sollecitata per simpatia dall'armonico della fondamentale.
Questo pincipio ci fa dedurre che armonici in comune fra due suoni diversi rafforzano l'intervallo autoalimentandone l'intensità.

Fra gli intervalli che compongono i vari tipi di triade notiamo che sia la 5° aumentata che quella diminuita hanno una debolissima parentela armonica con la Fondamentale.
Per questa ragione sono infatti considerate dissonanti mentre la 3° maggiore e minore e la 5° giusta sono certamente consonanti anche se in diversa misura.

In una triade l'ordine di consonanza è il seguente:
• La Fond (o la sua ottava);
• La 5°
• La 3°

Le triadi consonanti sono: triade Maggiore e triade minore
Le triadi dissonanti sono: triade diminuita e triade aumentata

Scrittura a quattro voci

Anche se tre voci (o parti) sono sufficienti a definire una triade e un chiaro movimento armonico, è più comodo e rispondente al repertorio utilizzarne quattro: soprano contralto tenore e basso.
Si possono notare in diversi modi:
• Ogni voce in un pentagramma diverso con la chiave corrispondente (più comodo per i movimenti contrappuntistici e per i compositori)
• Con due pentagrammi: Il basso in chiave di basso e le rimanenti in chiave di violino
• Con due pentagrammi: Basso e Tenore in chiave di basso e Soprano e Contralto in chiave di violino

raddoppi e omissioni nelle triadi

Dovendo scrivere a quattro parti occorre ripetere (raddoppiare) un suono della triade.
La scelta va fatta secondo l'ordine di consonanza sopra fissato.

• Migliore: La Fond (o la sua ottava);
• Buono: La 5°
• Meno efficace: La 3°

In una triade si può omettere la 5° senza creare dubbi sulla sua natura. L'omissione della 3° genera incertezza di classificazione fra triade minore e maggiore. Ovviamente l'omissione della fondamentale fa nascere un'altra triade.

Clicca sul suono da raddoppiare
SCEGLI COSA RADDOPPIARE
0/10
Posizione della triade
posizione melodica

La posizione melodica è determinata dalla nota più alta della triade, ossia quella che emerge in senso melodico ed è affidata al soprano.
• Soprano con la Fond o l'ottava -> prima posizione o posizione d'ottava
• Soprano con la 3° -> seconda posizione o posizione di terza
• Soprano con la 5° -> terza posizione o posizione di quinta

disposizione stretta e lata


• Se le tre voci superiori sono disposte entro un intervallo di ottava -> posizione stretta
• Se le tre voci superiori sono disposte olte un intervallo di ottava -> posizione lata
Per comodità si consideri la distanza fra il tenore e il soprano

L'esercizio seguente riguarda l'applicazione dei due aspetti della posizione.
Si consiglia di mettere prima la nota del soprano per la posizione melodica richiesta e successivamente disporre le altre due note in modo stretto o lato.
Utilizzare sempre triadi col raddoppio della fondamentale o ottava. cliccare sul pentagramma per inserire una nota o cancellarla

Stretta e lata in
parti dalla nota superiore in base alla posizione
0/20
Stato dell'accordo

L'esatto contrario della posizione melodica, definita dalla voce più alta, è lo STATO che è determinato dalla voce più bassa (Basso).
Nella musica antica, nella pratica del basso continuo o al semplice scopo di ottimizzare lo spazio in partitura o abbreviare l'accordo, si utilizza mettere una numerica (cifratura) sopra il basso che ne indica lo stato.
Tale pratica, anche se con la sostituzione dei numeri con vari altri simboli, è tuttora utilizzata negli spartiti di musica jazz o pop.

Lo stato dell'accordo è determinato dalla nota dell'accordo posta nella voce più bassa (Basso).
• Basso con la Fond - Stato fondamentale indicato senza numerica o facoltativamente con [5] o [8] o [3]
• Basso con la 3° - Primo rivolto indicato con 6
• Basso con la 5° - Secondo rivolto indicato con 46

Si noti come nel secondo rivolto si preferisce, per le triadi con la quinta giusta, raddoppiare il basso (la quinta)*.
*La fondamentale si trova in rapporto di "consonanza debole" di quarta col basso e il suo raddoppio aumenterebbe l'instabilità dell'accordo

Individua lo stato dell'accordo
Fondamentale
1° rivolto
2° rivolto
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Costruisci l'accordo nello stato indicato
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+
-